Progetto CONGO

Nel 1996 sono giunti presso il Monastero, inviati dallo stesso vescovo, i primi giovani congolesi, perché fossero formati e preparati sia per la vita religiosa che per un loro ritorno in patria come missionari.
Nel 1999, coadiuvati da Mons. Jean Claude Makaja Loemba, vescovo di Pointe Noire, l’allora Priore del Monastero, Don Cleto Tuderti, accompagnato dal Vice Priore del Monastero si recarono nel Congo per l’acquisto di 5 ettari di terreno, su una collina (immediatamente battezzata Mont S. Benoit) a nord della stessa città, dove avrebbe dovuto sorgere il futuro Monastero. Questo terreno che aveva intorno ancora vasti spazi agibili anche per la costruzione di scuole, presidi medici e quanto altro aveva deciso di realizzare il Monastero per fornire un aiuto tangibile alle popolazioni locali.
La città di Pointe Noire, dopo lo stabilizzarsi della situazione politica congolese, ha avuto uno sviluppo demografico travolgente. Di conseguenza anche la crescita strutturale è stata vorticosa e incontrollabile, con l’impossibilità di predisporre ed attuare un qualsiasi piano regolatore. Questo fenomeno ha determinato che quella che era un’area di campagna abbastanza distante dalla città, ne è diventata parte integrante, rendendo quei 5 ettari iniziali non più ampliabili ed, anzi, “assediati” dalle zone periferiche della città stessa.

Ecco, quindi, che il progetto di costruire monastero, scuole e tutte le altre attività previste e necessarie si rendeva impraticabile. E’ partita, quindi, la ricerca di una nuova sistemazione.